Bert Hellinger il grande psicologo e filosofo tedesco, scopritore degli ordini delle Costellazioni Familiari e Spirituali, chiamava “movimento interrotto verso la madre” quella situazione avvenuta precocemente nell’infanzia quando il bimbo piccolo cerca di arrivare alla madre, che per lui è nutrimento, protezione ma soprattutto sopravvivenza viscerale, ma non riesce. Il movimento resta bloccato per cause esterne alla sua volontà e si crea nel bambino una profonda lacerazione interiore. Il neonato come tutti i cuccioli di animale ha una programmazione atavica che lo spinge ad entrare in simbiosi nei primi anni di vita con la madre perché è la figura familiare che maggiormente assicura la possibilità di essere nutrito, accudito e quindi di portare avanti la vita.
Possiamo dire che la mamma è tutto il suo mondo e quando per un qualunque motivo lei non è disponibile nel momento in cui il bambino ne sente una forte necessità, non avendo ancora una chiara cognizione del tempo e delle dinamiche relazionali, vive un profondo abbandono che crede definitivo. Per difendersi crea un distacco, una frattura dovuta al fatto che non può più fidarsi della mamma visto che non è stata disponibile in precedenza. A livello inconscio ma soprattutto a livello cellulare quel trauma viene registrato e produce lo schema di comportamento “non mi posso più fidare e devo farcela da solo con le mie forze”. Da quel momento anche se la mamma è nuovamente accessibile il bimbo non si avvicinerà più come prima e terrà una certa distanza perché ritornare alla fusione originale vuole dire rivivere quel senso di abbandono, sfiducia e sensazione di morte provata durante il movimento interrotto.
Sono esempi di precoci movimenti interrotti il parto cesareo, essere tenuti in incubatrice alla nascita, il ritorno al lavoro della madre quando il bimbo è ancora molto piccolo, la morte o grave malattia di un genitore della madre che la allontana fisicamente ma molto più emotivamente per via del dolore del lutto ecc.
Questo movimento interrotto la persona lo proietterà su tutte le sue relazioni future nel momento in cui diventano relazioni importanti e per non sentire ancora quella frattura, le saboterà o rimarrà sempre ad un livello superficiale. Ma Hellinger si spingeva molto oltre e diceva “senza mamma nessuna relazione, niente soldi e niente felicità”. Infatti il denaro è la rappresentazione moderna del nutrimento e riporta nuovamente al nutrimento primario che proviene dalla madre. Anche i problemi alimentari spesso sono in relazione con la figura materna e sempre Helllinger diceva ad esempio che “la persona bulimica mangia la mamma che rifiuta”. Ma soprattutto senza mamma nel cuore le persone risultano tristi e mancano di quella luce negli occhi e quella completezza che si notano in chi ha invece risolto la dinamica con la madre. Il rapporto con la madre si proietta anche nel lavoro sull’azienda o ditta di cui siamo dipendenti che ci darà un nutrimento scarso e non ci farà sentire al sicuro se le cose con mamma non sono risolte.
Sanare il movimento interrotto verso la madre non vuole dire tornare ad essere “cocco di mamma”, i genitori si portano nel cuore ma non devi vederli tutti i giorni! E’ nel cuore che noi ricuciamo quell’interruzione e sviluppiamo un amore maturo e grato verso mamma e papà per il dono della vita che abbiamo ricevuto.