“Darsi in affitto” con il Reality Transurfing

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“Darsi in affitto” con il Reality Transurfing

SPUNTI PER INIZIARE IL 2017 CON UNA PROSPETTIVA INUSUALE

“DARSI IN AFFITTO CON IL REALITY TRANSURFING” PER CAVALCARE L’ONDA DELLA FORTUNA 

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Adoro leggere e adoro farlo quando ho tempo, in tranquillità. Le feste sono quindi il momento migliore… Questo Natale oltre che con la mia famiglia l’ho trascorso con la trilogia di Vadim Zeland sul Reality Transurfing edito dalla Macro Edizioni. Personaggio particolare Vadim, non tiene conferenze e non si vede in pubblico, lo puoi solo leggere o incontrare sul web e quando leggi i suoi libri inizi anche ad intuire il perché.

Non pretendo di darvi una visione esaustiva dell’argomento ma solo di lanciare qualche spunto con cui iniziare questo 2017. Cambiare visuale rispetto ad un problema è parte integrante della soluzione nella mia esperienza.

Concetto fondamentale del Transurfing è quello dei pendoli e ve lo accenno con le sue parole: “Fin dall’infanzia ci hanno insegnato a sottometterci alla volontà altrui, a fare il nostro dovere, a servire la patria, la famiglia, il partito politico, lo stato, l’azienda, l’idea.. Ognuno di noi in un modo o in un altro “presta servizio” presso una comunità o un gruppo: la famiglia, il club, la scuola, la ditta, il partito politico… Tutte queste strutture nascono e si sviluppano allorchè un singolo gruppo di individui incomincia a pensare e ad agire in una stessa direzione.” Lo ha chiamato pendolo perché la sua oscillazione aumenta quante più sono le persone che aderiscono ad una struttura, insomma quanti più sostenitori ha. Fin qui nessun problema se non fosse che tutti i pendoli sono per loro natura distruttivi in quanto sono interessati solamente alla loro sopravvivenza che avviene sottraendo energia alle persone che li sostengono. Sono totalmente indifferenti al destino delle persone, vogliono solo ricevere la loro energia. Più forte è il pendolo che stai seguendo meno sei libero di disporre della tua energia e così abbiamo tutti disimparato, chi più chi meno, a scegliere il nostro destino.

A questo punto forse starai pensando che sei abbastanza libero dai condizionamenti della tua famiglia, non guardi più il telegiornale, leggi libri evolutivi, mediti di tanto in tanto per cui sei fuori dal gioco dei pendoli… Ma non è così semplice: Internet è un pendolo, i social sono dei pendoli, volere fare carriera a tutti i costi, volere diventare ricchi e metterlo come obiettivo fondamentale, persino la crescita spirituale accanita, sono tutti pendoli se li carichi di troppe aspettative. In natura tutto tende all’equilibrio (altro concetto fondamentale del Transurfing), equilibrio che può essere alterato non solo dalle azioni ma anche dai pensieri, che sono anch’essi energia. Tutte le volte che attribuiamo troppa importanza ad una situazione, avvenimento, persona, obiettivo allora creiamo quello che Zeland chiama “potenziale energetico superfluo” che le forze equilibratrici di questo universo faranno di tutto per rimettere in equilibrio. Ecco spiegata in maniera logica la sfortuna!!

Fare carriera è diventato l’unico scopo della tua vita a discapito delle relazioni, dello svago e del tempo libero… Ahi Ahi Ahi… Le forze equilibratrici dovranno ridurre quel potenziale energetico superfluo generando problemi e il risultato sarà opposto a quello che desideri: potresti ammalarti prima di un evento lavorativo importante, cadere in depressione per lo stress, o il tuo capo preferirà qualcun altro senza un motivo evidente. Alle forze equilibratrici non importa come verrà ridotto il potenziale superfluo ma verrà ridotto. E questo vale per ogni ambito della vita.

Devo dire che a questo punto del libro ho iniziato a nutrire una certa ansia mentale data dalla sensazione di impotenza, la stessa che avevo provato leggendo parecchi anni fa “Chiedi e ti sarà dato” uno dei testi sulla legge d’attrazione. Oggi come allora la mia mente stava concludendo che non c’è via d’uscita, che siamo tutti criceti destinati a correre dentro la nostra ruota senza arrivare mai da nessuna parte… Se i pendoli sono ovunque e sono così potenti come faccio a sottrarmene, a riprendermi la mia energia per vivere libero di scegliere e non essere manipolato come una marionetta? Riguardo alla legge d’attrazione era qualcosa di simile: come faccio a provare l’emozione vivida e reale corrispondente alla ricchezza se ricco non sono, o sentirmi pienamente in salute, vitale ed energico se ora sono malato?

La soluzione di Zeland alla schiavitù dei pendoli in realtà è semplice da comprendere più difficile da applicare nella pratica. I pendoli si annullano con l’indifferenza o l’ironia.

Hai un problema economico, non ingigantirlo, prendine coscienza ma non caricarlo emotivamente, anzi se ci riesci infischiatene proprio o prenditi in giro, e l’universo che funziona sul principio della minore resistenza sistemerà le cose senza il tuo intervento attivo. Troppo semplicistico? L’ho pensato anche io o meglio quella parte di me dubbiosa e critica che ogni tanto fa capolino nella mia mente. Se però inizi a ragionare sulla perfezione della natura che ti circonda e osservi come tutto è armonioso e coordinato puoi provare a fidarti dei “flussi della corrente delle varianti”. Questi flussi contengono ciò che noi in realtà stiamo cercando, la convenienza, perché operano seguendo la via della minore resistenza creando una corrente. La corrente non è interessata a rovinare il destino delle persone, come del resto non lo fa per ogni altro essere vivente animale o vegetale, non ne avrebbe nessuna convenienza. La nostra ragione però vuole tenere tutto sotto controllo e classifica come ostacoli eventi che non ha preventivato e se qualcosa non va come ha previsto allora ti fa credere che ci sia un problema. Zeland ti propone di lasciarti andare alla corrente e gli ostacoli che ci creiamo da soli rafforzando i potenziali superflui, spariranno, o se ancora l’ostacolo non si lascia smuovere allora aggiralo fidandoti della corrente. “Cercate più di osservare che di controllare. Non affrettatevi a obiettare, discutere, dimostrare il vostro punto di vista, immischiarvi, gestire, criticare. Date alla situazione la possibilità di risolversi senza il vostro attivo intervento o la vostra reazione… e succederà una cosa assolutamente paradossale: rinunciando al controllo, otterrete un controllo sulla situazione ancora maggiore di quello che avevate prima. L’osservatore esterno ha sempre più vantaggi del diretto partecipante. Ecco perché ripeto continuamente datevi in affitto.”

Darsi in affitto vuol dire non partecipare emotivamente a ciò che la tua mente giudica un problema, rimanere neutro, distaccato, osservare senza giudizio. A volte mi riesce e a volte no, non per tutto.. non ancora. La parte saggia e profonda di me sa che la disidentificazione è parte di quel processo che mi renderà libera di essere felice per il semplice fatto di esistere, anche se ancora non l’ho integrata completamente. Oggi i metodi che utilizzo per continuare nel percorso sono principalmente due: la riprogrammazione dell’inconscio con la tecnica di Cambiamento Quantico e i processi del Perdono con le tecniche di Daniel Lumera. Se sei interessato a saperne di più visita la nostra pagina eventi. http://www.cambiamentoquantico.it/eventi/

Per adesso Loris ed io ti salutiamo con i nostri migliori auguri per un 2017 pieno di COMPRENSIONI, PRESENZA e soprattutto AMORE, amore per te, amore per ogni essere e per la meraviglia della vita!!!